Non è un caso che il titolo di questa mostra, allestita nei locali che un tempo ospitarono la direzione del carcere giudiziario, sia stato riportato in lingua inglese. E non è soltanto la bandierina britannica a campeggiare nei testi dei pannelli in forex: i testi sono stati tradotti infatti anche in francese e tedesco e sono accompagnati da QR code che ripercorrono – nella versione online – una delle pagine più dolorose della storia dell’umanità.
Laura Ryolo, socia onoraria della Società Milazzese di Storia Patria nonché nipote di quel Domenico Ryolo cui Milazzo deve la scoperta del suo passato archeologico, vuole pertanto ricordare e mostrare come la cittadella fortificata di Milazzo ospitò, durante la Prima Guerra Mondiale, un campo di prigionia di ufficiali austro-ungarici e, qualche anno prima, nell’antico Duomo, una caserma di militari dell’Esercito Italiano.
A «Milazzo during WW1» si affianca un altro spazio espositivo, quasi una mostra nella mostra: «The Mastio, a prison», una carrellata di pannelli – esposti nella Cappella di S. Barbara ed anch’essi in 4 lingue e con tanto di QR code – che, tra gigantografie di detenuti e guardie carcerarie, intende far ripercorrere a turisti e visitatori la memoria penitenziaria del Mastio, collocabile tra la fine dell’Ottocento ed il 1960.
Venerdì 28 inaugurazione al Castello mostra sulla “Grande Guerra”
Sarà inaugurata domani – venerdì 28 luglio – alle ore 19,30 nel Mastio del Castello la mostra “Milazzo during WW1”, una delle due esposizioni ideate da Laura Ryolo, nell’ambito del cartellone estivo.
- Pubblicato il 25 Luglio 2017