Il consigliere Massimo Bagli ha presentato due mozioni – allegate al presente comunicato – con le quali chiede all’Amministrazione e al consiglio comunale di attenzionare due questioni particolarmente rilevanti.
La prima riguarda lo Sportello edilizia. Bagli nell’evidenziare che il Comune “a causa della gestione cartacea dei vari servizi, soffre, anche, nella gestione delle pratiche edilizie” propone anche ai sensi della recente normativa la creazione di un portale SUE (Sportello unico per l’edilizia) tale da consentire ai professionisti interessati di inoltrare al Comune la documentazione edilizia in via digitale che verrebbe gestita direttamente ed in tempi brevi dall’Ente. “L’utilizzo della tecnologia determinerebbe senza alcun dubbio un risparmio di tempo e di costi nonché la salvaguardia delle norme di trasparenza ed efficienza a cui i rapporti tra cittadini ed enti sono soggetti”.
Con l’altra mozione invece il consigliere l’istituzione del registro per l’archiviazione e l’annotazione in un apposito della Dichiarazione anticipata di trattamento a cui potranno avere accesso unicamente l’intestatario, il medico curante e il fiduciario.
La DAT – introdotta dalla legge 219/2017 è un documento strettamente personale con cui una persona maggiorenne capace di intendere e di volere dichiara la sua volontà di essere sottoposto o meno, in caso di malattie o traumi celebrali che determinino una situazione irreversibile d’incapacità a manifestare il proprio consenso o rifiuto, a trattamenti sanitari che comportino l’uso di macchine o sistemi artificiali. “Tale dichiarazione ai fini della sua validità – spiega Bagli – deve contenere il nome di un fiduciario, cioè di una persona maggiorenne incaricata di far rispettare la volontà dell’intestatario, e deve essere redatta con scrittura privata a forma libera o mediante compilazione su apposito modello predisposto dal Comune di residenza (esente da imposta di bollo e diritti ). Detto documento – che può essere dall’interessato sempre modificato e/o revocato – va poi consegnato in busta sigillata all’Ufficio di Stato Civile, per l’archiviazione e l’annotazione in un apposito registro, a cui potranno avere accesso unicamente l’intestatario, il medico curante e il fiduciario. Al di fuori dei casi sopracitati si applica la disciplina sull’accesso alla documentazione amministrativa (Legge 241/90 e DPR 184/2006)”.