Dopo l’istituzione dell’esecutivo la Consulta dello Sport definisce gli obiettivi e i ruoli dei gruppi di lavoro atti a esaminare i primi obiettivi emersi nel rilevare lo stato dell’arte di tutte le strutture sportive comunali partendo dalla proposta di un nuovo regolamento e lo stato di salute dello sport in città.
La consulta dello sport milazzese presieduta da Filippo Gitto e coordinata dal segretario Maurizio Foti ha deliberato i gruppi di lavoro che si occuperanno rispettivamente di determinare e accertare lo stato di salute attuale di tutte le strutture sportive comunali e di contribuire a redigere un nuovo regolamento di gestione delle stesse ed inoltre di rilevare la proposta dello sport in città.
Per il primo gruppo di lavoro denominato Strutture e Regolamento è stato designato Franco Salamone coordinatore delle attività coadiuvato da Carmelo Mastroeni che avranno il compito di visitare tutte le strutture sportive per rilevare ogni criticità emersa in ordine di priorità producendo un attento stato dell’arte con l’obiettivo di portare tali evidenze in programma di interventi immediati.
Un altro importante obiettivo sarà quello di esaminare una nuova proposta di regolamento di gestione delle strutture sportive comunali, che possa degnamente essere sostituita alla attuale in vigore redatta nel lontano 1999, obsoleta nella forma e nella legislazione.
Il secondo gruppo di lavoro denominato Lo Sport in Città sarà coordinato da Gianluca Stefanelli in coadiuvato da Sergio Minniti e avrà il compito di esaminare e rilevare dati e statistiche di quanto proposto e offerto da tutte le associazioni sportive milazzesi.
A questi gruppi di lavoro potranno aggregarsi o aderire tutti i componenti presenti o futuri che faranno parte della Consulta.
L’assessore allo sport Pippo Crisafulli, presente all’assemblea, ha annunciato che l’amministrazione comunale destinerà delle risorse finanziarie per gli interventi straordinari per le strutture sportive e che sarà ben lieto accogliere le indicazioni rilevate dalla Consulta per avviare un programma di interventi condividendo azioni e tempi.
“Vogliamo che lo sport sia considerato come un valore sociale da riservare – ha affermato – il presidente della consulta Filippo Gitto, in quanto è rappresentato da tutte le classi sociali esprimendo ogni eterogeneità nell’unico linguaggio internazionale che non conosce diversità”.