Il presidente del Consiglio comunale Gianfranco Nastasi ha inviato una lettera al Ministero degli Interni, all’assessorato regionale agli enti locali, ai revisori dei conti e per conoscenza al sindaco per segnalare i ritardi accumulati dall’Ente nell’approvare i bilanci entro i termini previsti dalla normativa.
Il 12 dicembre 2017 – scrive Nastasi – la Prefettura di Messina ha notificato al Comune di Milazzo il decreto con il quale veniva approvato dalla competente commissione ministeriale l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e pluriennale 2015-2017. A seguito di ciò l’ente dovrebbe provvedere entro 30 giorni alla deliberazione del bilancio dell’esercizio cui l’ipotesi si riferisce. L’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato è stato inviato alla Presidenza del Consiglio Comunale proprio ai limiti della scadenza dei 30 giorni e la successiva approvazione è avvenuta dopo i 30 giorni previsti anche per la concomitante difficoltĂ di interpretazione normativa relativa al quorum necessario per l’approvazione dei bilanci dell’Ente. A quel punto sempre la legge fissa un termine, non superiore a 120 giorni, per la deliberazione di eventuali altri bilanci di previsione o rendiconti non deliberati dall’ente nonchĂ© per la presentazione delle relative certificazioni. Se consideriamo quale data di partenza il 12 dicembre, i 120 giorni sono giĂ stati abbondantemente superati senza che dagli uffici e dall’Amministrazione Comunale sia stato trasmesso alcun ulteriore bilancio da approvare.
Appare opportuno segnalare ciò – prosegue Nastasi – al fine di evitare al Consiglio Comunale di essere impedito di svolgere le proprie funzioni di controllo ed indirizzo che certamente fino ad oggi non si sono svolte per mancanza dei documenti finanziari. Di certo dal Ministero e dalla commissione preposta, al Comune di Milazzo è stata consentita l’assunzione a tempo indeterminato di un Dirigente della Ragioneria Generale che avrebbe dovuto mettere il Comune in condizioni di poter elaborare nei termini il riaccertamento straordinario dei Residui attivi e Passivi al 31 dicembre 2014. Adempimento che, alla data odierna, non risulta completato. Men che meno risultano essere di conseguenza chiusi ed in iter per la successiva approvazione il Bilancio consuntivo al 31 dicembre 2014. Ciò comporterĂ un notevole ritardo nei tempi di approvazione dei bilanci ancora mancanti (consuntivo 2014, consuntivo 2015, previsionale 2016, consuntivo 2016, previsionale 2017, consuntivo 2017 e previsionale 2018) che non può però essere di impedimento al normale svolgimento del lavoro delle commissioni consiliari ne, tanto meno del Consiglio Comunale a cui spetterĂ il compito di verifica e controllo e quindi di eventuali emendamenti o quanto si rendesse necessario e utile all’approvazione dei bilanci stessi. In Aula , dai responsabili degli uffici e dal Sindaco, è stato piĂą volte ribadito che i termini previsti dal comma 2 dell’art. 264 del Tuel non sono perentori ma ordinatori: ciò non cambia il senso del disagio che comunque sta vivendo la cittĂ tutta a causa della mancanza degli strumenti finanziari necessari”.