“Sono trascorsi quasi cento giorni da quando il presidente dell’Autorità di sistema, Mario Paolo Mega ha dato disponibilità a rimuovere la recinzione che chiude molo Marullo. Come mai ancora non si restituisce l’accesso ai cittadini di questa banchina?” L’interrogativo è del consigliere Doddo che rinnova l’invito al presidente dell’Autorità “di intervenire presso gli uffici per chiudere le procedure finalizzate al ripristino dei luoghi che vanno dal Terminal aliscafi sino all’ingresso di molo Marullo per consentire ai cittadini una piena fruizione della passeggiata o comunque dell’area”. All’Autority viene anche chiesto di curare l’arredo urbano e mantenere decorosa l’intera zona. Sollecitata anche la definizione del piano regolatore del porto col Consiglio che dovrà esprimere i propri indirizzi.
Il consigliere poi si sofferma anche sul terminal aliscafi situato all’interno dell’area portuale, al servizio delle Eolie e nello specifico pone la questione della intitolazione dello stesso a Baldassarre Catalano. “Il consiglio comunale – afferma – nel mese di aprile 2021 ha approvato una mozione da me presentata per intitolare la struttura ad un personaggio, giunto nella città del Capo da ospite, ma poi diventato protagonista anche della vita politica. «Catalano, originario di Favignana, diventò milazzese a metà degli anni ’60 quando, in visita a Milazzo, si accorse che il collegamento con le Eolie avveniva solo con una motonave. Si impegnò così a far istituire un servizio aliscafi e, nel 1966, il primo mezzo veloce chiamato “Freccia Azzurra del Sud”, effettuò il primo viaggio da Milazzo verso le Eolie. Il legame con la città lo portò al coinvolgimento nella vita politica, assumendo la carica di segretario del Partito Repubblicano che lo designò componente del consiglio di amministrazione dell’ospedale di Milazzo. Carica che ricoprì per quasi un decennio. Era giusto quindi questo riconoscimento da parte delle forze politiche cittadine. Ma perché l’iter di intitolazione non si è concluso? Quale intoppo è sorto?”