In occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno riaprirà il Museo Etnoantropologico e Naturalistico “Domenico Ryolo” di via Impallomeni (civico 49), ospitato nei locali comunali dell’ex carcere femminile.
L’esposizione museale – ad ingresso gratuito – si snoda lungo un itinerario che testimonia le tradizioni agricole e marinare della Città di Milazzo e del suo comprensorio, con particolare riferimento alle attività artigianali del nostro passato, tra tutte le attività dei maestri d’ascia specializzati nella costruzione di barche da pesca e da diporto e degli ultimi maestri bottai, il tutto corredato da un’ampia collezione di antichi reperti sottoposti a vincolo etnoantropologico dall’Assessorato Regionale ai BB. CC. Arricchiscono l’esposizione le teche espositive sulle conchiglie fossili del Promontorio curate dal biologo Carmelo Isgrò, che ha impreziosito la sezione naturalistica.
Il Museo – aperto grazie ai volontari della Società Milazzese di Storia Patria – sarà visitabile dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:00, rispettando le norme sul distanziamento sociale. Sarà obbligatorio l’uso dei guanti e della mascherina. L’accesso, a senso unico, sarà consentito a non più di 6 persone per volta, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro. All’ingresso saranno distribuite soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
Il prossimo 10 giugno, anniversario dell’Impresa di Premuda, riaprirà anche il punto espositivo nel Porto dedicato all’eroico Luigi Rizzo (civico 2 del Molo Marullo), con le stesse disposizioni anticontagio del museo di via Impallomeni ma con un numero più ristretto di accessi (non più di 3 persone per volta).
Le successive aperture saranno comunicate a breve, secondo un calendario che nel periodo estivo privilegerà le aperture in notturna, rispettando tuttavia le disposizioni in materia di quarantena dei reperti dettate dal Mibac, che al momento non consentono aperture frequenti delle due strutture espositive. Per info sulle prossime aperture potrà essere contattata quotidianamente anche la mail storiapatria@tiscali.it