Presentata dal consigliere Antonio Foti una interrogazione avente ad oggetto “Riapertura in sicurezza della Cittadella Fortificata e degli altri siti culturali ricadenti nel Comune di Milazzo”. Il consigliere chiede di conoscere quali sono le motivazioni per le quali l’Amministrazione ha deciso di non riaprire la Cittadella Fortificata nonostante le disposizioni inserite nel DPCM del 2 marzo prevedano la riapertura, per le Regioni in zona gialla, dei siti culturali e “se sono state trasmesse apposite disposizioni agli Uffici finalizzate a mantenere chiuso il nostro maniero per limitare le occasioni di spostamenti in Città evitando così eventuali rischi di contagio”.
Foti chiede altresì di sapere se sono state predisposte tutte le misure anti-Covid, previste dalle Linee guida, per garantire la sicurezza dei visitatori e del personale addetto e se è intendimento dell’Amministrazione riaprire la Cittadella Fortificata nei prossimi giorni e nelle prossime settimane anche in considerazione della Giornata dei Beni Culturali Siciliani del 10 marzo dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa. Infine quali iniziative l’Assessorato ai Beni Culturali intende promuovere per rendere maggiormente fruibile e accessibile la nostra Biblioteca sempre tenendo in considerazione tutte le prescrizioni inserite nelle Linee guida previste dall’ultimo DPCM.
“Visionando le ultime disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri prendiamo atto che le Regioni in Zona Gialla prevedono la riapertura infrasettimanale dei siti culturali. Importante – conclude Foti – è prevedere tutte le disposizioni inserite nelle linee guida allegate all’ultimo DPCM così da rendere, in vista di una eventuale riapertura, accessibile e fruibile in sicurezza la nostra Cittadella Fortificata e i nostri siti culturali. Un dibattitto che non può restare ingessato ma che andrebbe riaperto, insieme alle associazioni cittadine, anche in una chiave post covid, rilanciando sul piano culturale e turistico una programmazione a medio/lungo termine del “Castello”, del Teatro Trifiletti, delle aree inserite nel Parco Archeologico di Tindari e di tutti gli altri siti culturali cittadini”.