Si è svolta questa mattina in Prefettura la riunione convocata dal prefetto Cosima Di Stani sul fenomeno delle emissioni di fumi dagli impianti della Raffineria Mediterranea di Milazzo, verificatisi nelle giornate del 6 e del 24 agosto, e che hanno suscitato preoccupazione nella cittadinanza.
All’incontro, presieduto dal Prefetto di Messina sono intervenuti, oltre al sindaco Pippo Midili, il direttore generale della Raffineria Amoruso e il direttore tecnico Chiantella, l’ing. Ponterio del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Dott. Marchese dell’ A.R.P .A. e, per l’ ASP, il Direttore sanitario Dr. Sindoni, il Dr. Lombardo del Dipartimento di Prevenzione e la Dott.ssa Paino dell’ISPRA.
Nel documento allegato, il resoconto dell’incontro reso da parte degli uffici della Prefettura di Messina.
A conclusione dello stesso, il sindaco Pippo Midili ha invece rilasciato la seguente dichiarazione:
“Negli ultimi quattro anni per ben quattro volte si sono registrati questi disservizi che i vertici dell’azienda attribuiscono a criticità degli impianti elettrici per i quali è in corso un accurato screening. Ho rinnovato la richiesta di essere informato non appena tale attività sarà completata. All’azienda ho poi contestato la totale assenza di comunicazione al verificarsi dell’evento negativo e ciò non è possibile perché la ritengo una mancanza di rispetto nei confronti della comunità che non può limitarsi ad assistere al fenomeno visivo senza ricevere adeguate informazioni su cosa sia avvenuto e soprattutto sulle conseguenze. Al riguardo ho anche chiesto all’Arpa se l’attuale sistema di monitoraggio rappresentato dalla rete di centraline sia soddisfacente e se i dati sono rilevati in tempo reale. Ho ricevuto risposta affermativa. I dati non solo vengono letti giornalmente, ma con la stessa frequenza pubblicati sul sito ufficiale dell’Agenzia. Questo mi porta a chiedere maggiore attenzione a chi rappresenta le istituzioni ad ogni livello nel rilasciare determinate affermazioni. Non è possibile giocare sulle emozioni e sull’emotività dei cittadini per cercare di catturare consensi. Non si fa un buon servizio alla collettività raccontando cose non vere. Non è su questi argomenti che si fa politica e quindi auspico che per determinati atteggiamenti che ho registrato in questi giorni ci siano altre motivazioni e/o fraintendimenti che necessitano di essere chiariti al più presto per rispetto nei confronti della cittadinanza. Oggi mi è stato ribadito che l’Arpa è l’ente preposto al monitoraggio dell’inquinamento, raccoglie regolarmente e processa i dati e quindi sono questi il riferimento di ogni approccio al problema ambientale.
Ribadisco la mia disponibilità a qualsiasi confronto, sereno e nel rispetto dei ruoli da ciascuno di noi ricoperto, ma dico no alle strumentalizzazioni”.