“Non comprendo le ragioni di una polemica che a mio avviso non ha motivo di esistere. Spero solo che tutto ciò sia stato oggetto di un fraintendimento perché magari non sono stato felice nell’esposizione”.
L’assessore ai servizi sociali Giovanni Di Bella spegne la polemica relativa all’assistenza ai disabili gravi e gravissimi sorta a seguito di alcune sue dichiarazioni rilasciate in consiglio comunale e divampata non solo sui social ma anche sugli organi di stampa locali e regionali.
“Vorrei precisare Â-  afferma – che quando ha fatto riferimento all’inutilitĂ dell’assegno da 1200 euro alle famiglie del disabile, aveva una motivazione chiara:  quella che in uno stato sociale non ci si può sentire esonerati verso delle somme ai familiari, costretti giĂ ad affrontare molteplici difficoltĂ , ma occorrerebbe garantire un livello di assistenza maggiore e ancora piĂą qualificata a chi soffre di queste patologie. Ad oggi si parla infatti solo di assistenza sanitaria (Lea) ed invece non sono stati avviati, nonostante si attendano da quasi venti anni i Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (LivEAS). Ci si limita insomma ad assicurare un assegno invece che sicuramente è importante, ma ritengo che riuscire ad assicurare 18 ore di assistenza domiciliare al giorno, tramite l’Asp attraverso servizi forniti da figure specializzate sarebbe tutta un’altra cosa. E anche se costasse piĂą dei 1200 euro non sarebbe un problema perchĂ© avremmo raggiunto l’obiettivo di dare un servizio ottimale e non un “contentino” dato dall’attuale assegno”.
“Solo questo ho detto – conclude Di Bella -. Il resto per me è solo strumentalizzazione dalla quale mi tiro fuori perché non mi appartiene”.