“Un lavoro straordinario che conferma quella che da sempre è stata la mia convinzione: i ragazzi con il loro entusiasmo e le loro idee sono un valore aggiunto di questa città e meritano di essere coinvolti”.
Così il sindaco Formica ha commentato la presentazione da parte degli studenti della V A del corso “Costruzioni, Ambiente e Territorio” dell’ITET “Leonardo da Vinci” di tre proposte per il recupero e la valorizzazione del Palazzo del Governatore (comunemente denominato dei Vicerè) nel corso dell’incontro svoltosi a palazzo D’Amico. Una iniziativa che il primo cittadino ha voluto promuovere dopo un primo incontro che si era svolto lo scorso 4 maggio nell’aula magna dell’Istituto al quale per precedenti impegni non aveva potuto partecipare, proprio per conoscere il lavoro che i ragazzi della scuola diretta dalla preside Stefania Scolaro, hanno realizzato col coordinamento del docente Giuseppe D’Amico.
“Ho preso atto – ha detto ancora il sindaco – che c’è una visione di recupero di un bene in atto abbandonato e in condizioni fatiscenti e ritengo che si possa tentare di attuare quelle azioni finalizzate a seguire questo percorso. Chiaramente il primo passo per il Comune è tentare di ottenere l’immobile che appartiene all’Ipab “Regina Margherita”, attraverso un comodato d’uso. A quel punto si potranno valutare i vari interventi: dalla progettazione all’intercettazione delle risorse necessarie”.
Ad aprire l’incontro, moderato da Francesco D’Amico, la preside Stefania Scolaro evidenziando la collaborazione delle scuola con le associazioni culturali cittadine proprio per favorire la conoscenza del patrimonio milazzese e dare un contributo alla valorizzazione. Lo studio sul Palazzo del Governatore è maturato nell’ambito di un progetto per la rigenerazione dei vuoti urbani intrapreso all’inizio dell’anno scolastico dall’ing. Giuseppe D’Amico con gli alunni della V A dell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”.
A seguire il prof. Bartolo Cannistrà ha esposto la storia del bene oggetto di studio partendo dalla fondazione del Palazzo e poi soffermandosi sulla denominazione. “All’inizio di questo secolo – ha detto – si è iniziato ad usare la corretta dizione di Palazzo del Governatore, al posto di quella, errata, di Palazzo dei Viceré, venuta fuori nel gergo comune anche se non emerge da alcuna parte che Vicerà abbiano soggiornato in questa struttura”.
Si è passati quindi all’esposizione delle proposte, tre in tutte, per valorizzare l’immobile ubicato su due vie: D’Amico Rodriquez e Impallomeni.
Sono stati gli stessi alunni a illustrarle, trattando ciascuno un aspetto diverso: Marco Pulejo ha tracciato i cenni storici; Vincenzo Galeano si è soffermato sullo strumento urbanistico della zona; Biagio Saya ha spiegato il rilievo del fabbricato realizzato con l’ausilio di un drone, le tecniche di recupero e di miglioramento sismico più opportune per i monumenti storici di questo tipo, concludendo con la prima proposta formulata dal suo gruppo turistico relativa ad una guardia medica turistica al pianterreno; un museo e una sala convegni al primo piano.
La seconda proposta invece punta ad uno spazio museale e una sala conferenze al piano nobile, la terza – evidenziata da Alessandro Marchese – consiste in un centro musicale.
In chiusura l’ing. Giuseppe D’Amico, responsabile del progetto, ha passato in rassegna, servendosi di modellazioni tridimensionali, i risultati delle verifiche sismiche effettuate sul fabbricato sia prima che dopo gli interventi di recupero. Procedendo poi con la stima approssimativa dei costi (pari a circa un milione e centomila euro), per dare il lavoro finito e completo in ogni sua parte, e l’analisi dei possibili canali di finanziamento, da intercettare attraverso l’ultima legge di bilancio previa presentazione, da parte del Comune, quale eventuale comodatario del bene, della domanda di finanziamento dell’opera, da inserire preventivamente nel piano triennale delle opere pubbliche.