Questa mattina l’associazione culturale Athenaeum ha comunicato che non organizzerà l’edizione 2018 dell’evento culturale “La Notte Rosa” motivando tale decisione con le carenze che sarebbero presenti all’interno del Castello. “Già l’anno scorso durante i preparativi della quinta edizione, sono stati riscontrate carenze di manutenzione delle strutture interne alla cittadella fortificata, essenziali per la riuscita di qualsivoglia evento culturale. Oggi questa necessaria manutenzione manca, il Castello è in uno stato disastroso e per tali motivi, l’associazione Athenaeum, andando anche contro la propria capacita di adattabilità e al suo impegno nei confronti di Milazzo e dei suoi cittadini, si trova costretta a rinunciare alla organizzazione dell’evento”.
Una presa di posizione che ha provocato l’immediata replica della Amministrazione comunale.
“Il vero disastro sono stati gli eventi male organizzati e che hanno messo sotto stress un bene prezioso e delicato come il Complesso monumentale di Milazzo. A proposito della iniziativa dell’associazione Atheneum la verità è un’altra. Quella che eventi di questo tipo, se non supportati da una organizzazione quantitativamente significativa, oltre le presenze di rito per conferenza stampa, sono autentiche violenze per la cittadella fortificata, che – con l’organico attuale – non può ospitare iniziative di massa completamente fuori controllo. L’amatorialitĂ dell’iniziativa mal si concilia col pregio del luogo, nonostante il credito di fiducia comunque dato all’organizzazione per la volontĂ politica di questa Amministrazione di ascolto di tutte le istanze del territorio e, dove possibile, pur sempre nel rispetto delle regole, a supporto delle tante manifestazioni proposte”.
“Il Castello è oggi in buone condizioni di pulizia e decoro come forse mai è stato – aggiunge l’assessore ai Beni Culturali Salvo Presti – e un attacco così scorretto con tali affermazioni denigratorie nasconde in realtĂ un fallimento organizzativo di una manifestazione sempre piĂą mediocre che nel tempo non ha saputo evolversi. Fin dal 2015 si consigliava lo spostamento dell’evento in marina Garibaldi e comunque si stimolava a una crescita dal punto di vista culturale, per rispondere alla compatibilitĂ col bene e in relazione al vigente codice dei beni culturali. In realtĂ dietro un finto impegno sociale sul tema della violenza di genere, malamente declinato, si è protratto un evento sempre piĂą di scarso livello. Le condizioni del Castello sono state descritte senza effettuare un sopralluogo e non sono attuali e ciò è testimoniato dalla continuitĂ confermata dai grandi eventi che si succederanno per l’estate 2018. Giustificare la propria inadeguatezza e improvvisazione con questi mezzi volgari ha solo infangato, per scopi sconosciuti, l’immagine della cittĂ di Milazzo”.
Â