La Città Metropolitana di Messina, dopo alcuni anni, ha deciso di modificare le modalità di affidamento del servizio di assistenza alla comunicazione per gli studenti delle scuole superiori di pertinenza della ex Provincia.
Dal prossimo anno, come si evince dal bando pubblicato sul sito istituzionale lo scorso 29 Novembre, l’ente provvederà , infatti, all’affidamento del servizio tramite procedura negoziata, e non più, come avvenuto finora, tramite il sistema dell’accreditamento degli operatori specializzati che aveva ben funzionato, come riconosciuto dagli utenti e dalla stessa Città Metropolitana.
Un sistema di gestione del servizio, peraltro già sperimentato con successo in numerosi enti pubblici siciliani e non, che garantiva alle stesse famiglie del disabile la scelta dell’operatore, favorendo dunque una maggiore concorrenza e qualità dello stesso.
Una scelta quella della CittĂ Metropolitana – afferma in una nota il consigliere comunale Simone Magistri – che sembrerebbe dunque non trovare alcuna giustificazione e che rischia concretamente di determinare – come sottolineato dai rappresentanti dei genitori degli alunni e dagli operatori del settore– la perdita di un diritto per le famiglie, la monopolizzazione del servizio in capo ad un unico ente e la riduzione degli standard qualitativi.
Tutte conseguenze quelle citate che rischiano di incidere negativamente anche sui circa 20 alunni disabili frequentanti gli istituti superiori milazzesi e che hanno fin qui usufruito del servizio.
Per questi motivi, si chiede al Commissario della Città Metropolitana di Messina di bloccare l’iter per l’affidamento del servizio tramite procedura negoziata, avviando un confronto costruttivo con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, al fine di individuare modalità di affidamento e gestione che rispondano prioritariamente alle esigenze assistenziali degli alunni disabili.