Seduta lampo per il consiglio comunale che nell’ultima seduta dell’anno ha esitato i due punti iscritti all’ordine del giorno. Il primo ha riguardato la proposta di delibera “Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2029. Approvazione del riparto quindicennale del maggior disavanzo tecnico ex articolo 39 quater decreto legge 30 dicembre 2019, n.162”, l’altro l’adeguamento del compenso ai revisori dei conti con l’astensione di Antonio Foti, Giuseppe Crisafulli e Antonino Amato.
Quindi, prendendo spunto dal dispositivo del disavanzo lo stesso Foti ha poi chiesto chiarimenti al sindaco, che ha colto l’occasione per accennare alla situazione finanziaria dell’Ente, mettendo in chiaro che non c’è il “tesoretto” di 33 milioni di cui altri amministratori hanno parlato, ma focalizzando invece l’esistenza di una situazione debitoria quantificata in € 7.376.226,46 che va eliminata nel tempo, e che comunque non impedisce alla sua amministrazione di operare.
Un debito per il quale è prevista la possibilità di accedere –come ha detto Midili- agli strumenti previsti per i Comuni, come Milazzo, e che comporterà il pagamento di circa € 600 mila l’anno da inserire in bilancio per i prossimi 15 anni.
Tra le varie ragioni che hanno determinato la situazione deficitaria del Comune il riscontro che negli ultimi 2 anni non sono state notificate le bollette di pagamento ai cittadini per i servizi resi, mentre è consuetudine che questo avvenga negli ultimi sei mesi che precedono le amministrative. E questo –a suo avviso- dovrebbe portare la sinistra ad interrogarsi su alcuni aspetti della sua gestione. Proseguendo Midili ha fatto riferimento ai decreti 78 e 35 che hanno consentito ai Comuni che avevano difficoltà di farsi prestare somme dalla Cassa Depositi e Prestiti ed è cosa che hanno fatto gli amministratori, ma come anticipazione di liquidità che l’Ente avrebbe dovuto restituire realizzando poi le entrate. Pertanto, il Comune dovrà prevedere in bilancio un debito di circa 1 milione di euro l’anno per 15 anni e di 320.000 per i successivi 10 anni. Posta in votazione, la proposta è stata approvata con 16 voti favorevoli e 3 contrari (Foti, Crisafulli, Amato).
Con l’approvazione degli ultimi provvedimenti di carattere finanziario il Comune chiude la pagina dei commissariamenti, mentre il sindaco non ha fatto mancare pure l’anticipazione che nei prossimi giorni sarà predisposto il previsionale 2021, con il coinvolgimento anche dell’opposizione. Un documento programmatico-economico –ha aggiunto Midili- che andremo a chiudere entro fine gennaio.