La giunta municipale ha esitato il Conto Consuntivo 2018. Tale rendiconto di gestione è stato chiuso – secondo quanto si legge nella delibera approvata – con un avanzo di amministrazione di ben 27 milioni di euro anche se gran parte di queste somme risulta però accantonata e vincolata e quindi la disponibilità per investimenti ammonta a tre milioni e mezzo.
Nello specifico quasi 10 milioni sono inseriti nel fondo crediti di dubbia esigibilità che sostanzialmente sono le somme che il Comune deve incassare dai contribuenti; 7 milioni e mezzo riguardano il fondo anticipazioni liquidità , 766 mila euro il fondo contenzioso. Per quel che concerne invece la parte vincolata in virtù di leggi e principi contabili, l’importo supera di poco i due milioni e 500 mila euro.
La delibera dell’Esecutivo sarà trasmessa adesso al Collegio dei revisori dei conti per il parere di competenza e poi alla Presidenza del Consiglio comunale per il consueto iter prima in Commissione consiliare e poi in Aula.
“Siamo ad un passo dal riallineamento dei bilanci – ha dichiarato il sindaco Giovanni Formica – e ritengo questo risultato straordinario visto che al Comune di Milazzo non accadeva da quasi dieci anni. Una volta che il Consiglio esiterà questo Consuntivo, rimane solo il Previsionale 2019. La normalità degli strumenti finanziari è fondamentale per un Comune che vuole operare in modo virtuoso, così come lo è la riscossione dei tributi. Dal punto di vista contabile i dati parlano da soli anche se ovviamente i vincoli di spesa, determinati dalle nuove norme che regolano la contabilità degli enti locali, conferma la necessità di mantenere sempre i conti in equilibrio attraverso una corretta attività di riscossione del dovuto per poter spendere quello che si riesce ad avere proprio per gli investimenti. Non è più possibile lavorare sulle previsioni di incasso, ma sugli introiti reali. Chiudere però con questo avanzo e soprattutto cercato di evitare che la “cassa” potesse andare in sofferenza, ritengo sia un segnale del percorso che questa Amministrazione ha inteso seguire sin dal suo insediamento”.