Seduta di consiglio comunale dedicata al Piano regolatore del porto. Ai lavori, coordinati dal presidente Gianfranco Nastasi hanno partecipato 18 consiglieri. Presente anche il comandante della Capitaneria di porto, Fabio Rottino.
Con l’ausilio di diapositive è stato illustrato lo strumento urbanistico esitato già dal Comitato portuale. Diverse le perplessità emerse in Aula e oggetto di intervento da parte dei consiglieri. Ad aprire il dibattito Gaetano Nanì il quale ha chiesto di conoscere i tempi di realizzazione delle previste nuove strutture. Una questione tecnica che non poteva avere risposta, anche per il fatto –ha spiegato Rottino- in atto non ci sono progetti esecutivi delle opere previste.
Dall’esame del Prg è emersa chiara la volontà di separare il traffico delle navi e delle navi da crociera dai diportisti e dagli aliscafi, pervenendo quindi ad una visione di navi grandi da una parte ed un ingresso dedicato al diporto ed agli aliscafi.
Il consigliere Midili ha evidenziato che il Piano è stato approvato in conferenza di servizi all’interno dell’Autorità Portuale, evidenziando poi che la città non avrà mai sviluppo merci, perché in presenza di uno scalo predisposto soltanto per navi di medio tonnellaggio. Ha quindi annunciato la volontà di aprire una battaglia per ottenere la sdemanializzazione delle aree di levante e di ponente dichiarandosi a tal fine disposto politicamente con chiunque voglia intestarsi questa battaglia per lasciare al Comune la decisione dei propri destini futuri.
Per Antonio Foti sarebbe stato intanto un atto dovuto far precedere l’incontro da una momento preliminare con l’Autorità Portuale, tenuto anche conto che non si sa e non è prevedibile sapere quale sarà il ruolo che potrà intestarsi Milazzo all’interno dell’autorità di sistema. Per Foti bisognerebbe spingere sull’incremento del diportismo e del traghettamento, “considerato –ha aggiunto- che non sono prevedibilmente positive le prospettive di sviluppo per il commerciale”.
Chiamato in causa, a seguito degli interventi, il Comandante della Capitaneria ha fornito notizie sulla sicurezza della navigazione, “che mi competono –ha precisato-, le scelte politiche invece non mi appartengono”. Quindi, si è soffermato sulla progettata struttura del bacino portuale e sui problemi presenti, e di prospettiva, in termini di navigazione. Poi, con espresso riferimento al commerciale, Rottino ha ribadito l’ipotesi che ultimamente si è portata avanti, ovvero quella di Giammoro.
Un futuro possibile per il Comandante anche un collegamento via mare, e quindi in prospettiva con le navi ro-ro. Per quanto riguarda le navi da crociera dipende dall’attrattiva che può dare la città –ha concluso-, ma c’è la limitatezza pure degli spazi in banchina per le manovre portuali, fermo restando che conta l’attrattiva che Milazzo offre, perché nella prospettiva turistica è fondamentale.
In conclusione il presidente Nastasi ha preannunciato una riunione come punto di partenza per riappropriarsi del problema e andare poi a proporre soluzioni concrete, Â mentre Antonino Italiano ha espresso il suo punto di vista sotto il profilo tecnico e politico. Alla base di tutto egli ha posto la mancanza di programmazione seria e competente che ha determinato negli anni depauperamento nei servizi, e questi sono i risultati di scontri sul piano politico e di una cattiva gestione delle problematiche cittadine.