Due sedute di consiglio comunale nella stessa serata. La prima – in prosecuzione – dedicata alla problematica dei precari, l’altra all’area dell’ex pastificio Puglisi che potrebbe avere una nuova destinazione d’uso, passando da zona parcheggi a edificabile. Entrambi gli argomenti sono stati sollecitati dai consiglieri di opposizione con specifici atti di indirizzo.
Sulla questione precari, una maggioranza di 12 consiglieri (contrari sei) ha approvato il documento presentato da Antonio Foti che impegna l’Amministrazione a porre in essere “tutti gli atti finalizzati a mantenere in vita i contratti di lavoro con il personale a tempo determinato, naturalmente nelle more dell’approvazione del bilancio regionale che conterrà la copertura dei costi per il mantenimento in organico del personale precario impiegato presso questo ente”.
Prima della votazione il sindaco Formica ha comunicato che la giunta ha già individuato la soluzione che passa dalla proroga di tre mesi (in linea con l’esercizio provvisorio approvato dalla Regione) e al contestuale avvio dal primo gennaio del processo di stabilizzazione secondo quanto previsto dalla circolare Madia.
Passando poi alla questione dell’ex pastificio Puglisi è stato il consigliere Midili a sottolineare il rischio che a seguito della sentenza del Tar quell’area potrebbe essere destinata alla costruzione di nuove abitazioni e non più al parcheggio che l’Amministrazione da tempo voleva realizzare nel centro cittadino. Da qui la necessità di un’azione politica da parte del consiglio comunale. È impensabile non solo trasformare un’area che a suo tempo era stata d’intesa con gli stessi privati destinata alla sosta pubblica a zona edificabile con il massimo dell’indice di edificabilità, cinque metri cubi per ogni metro quadro. Ritengo che ci siano le condizioni e gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione per far valere i propri diritti”.
Il consigliere Nino Italiano ha invece ricordato che sono trascorsi ben 30 anni dal vincolo richiesto dall’allora sindaco Greco ai progettisti e scadute le misure di salvaguardia, era normale che i titolari delle aree si attivassero per dare una soluzione alla questione. Ha comunque concordato – e con lui anche il consigliere Rosario Piraino – sul fatto che il problema vada affrontato.
Il sindaco Formica da parte sua ha evidenziato che il commissario ad acta si trova ad agire in ossequio ad una disposizione dei giudici dalla quale non può discostarsi.
«Ciò non significa però non occuparsi delle conseguenze legate alla realizzazione di altre abitazioni al posto del parcheggio, ma appare evidente che l’intervento, se possibile, dovrà essere concreto e qualsiasi azioni da portare avanti avere una base solida. Deboli in tal senso mi sembrano le diffide al commissario ad acta o anche quella al sottoscritto di sospendere l’iter del procedimento. Una cosa che onestamente il sindaco non può fare. Concordo sul fatto di approfondire tutti insieme la questione». Una riunione dei capigruppo è stata già fissata per mercoledì 10 gennaio 2018.