La Conferenza unificata Stato-Regioni operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri si è espressa favorevolmente all’istituzione dell’Area marina protetta di Capo Milazzo.
Due erano i pareri richiesti: uno riguardante il decreto e l’altro il regolamento. Per entrambi c’è stato il via libera dell’organo del quale fanno parte oltre ai presidente delle Regioni, l’Anci, l’Upi ed i sottosegretari della Presidenza del Consiglio.
Adesso si può davvero parlare di Area marina protetta di Capo Milazzo. Manca infatti solo un visto, ma relativamente al Regolamento da parte del Consiglio di Stato. Ma nella sostanza il decreto da sottoporre alla firma del ministro Galletti è già pronto.
Dopo la firma del decreto il Consorzio che è stato già costituito per la gestione della Riserva dovrà attivare tutte le procedure per l’installazione dei segnalamenti marittimi e quanto necessario per delimitare le aree così come previsto dalla zonazione e a quel punto il ministero assegnerà delle precise direttive al gestore per il rispetto di quanto previsto nel Regolamento. Lo stesso ministero istituirà pure una “Commissione di riserva” che affiancherà il gestore formulando proposte e suggerimenti per quanto attiene al funzionamento dell’Area marina protetta e potrà anche esprimere dei pareri. La sorveglianza nell’Area marina protetta sarà effettuata dalla Capitaneria di porto e dal Corpo forestale della Regione. Per il funzionamento della Riserva sarà assegnato ogni anno al Consorzio delle somme in dotazione al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Soddisfatto il sindaco Giovanni Formica. “L’Area marina protetta di Capo Milazzo è ormai realtà e rappresenterà una grande occasione per preservare l’habitat marino e costiero, ma anche la svolta attesa da lunghi anni che consentirà di invertire il modello di sviluppo dell’intera Valle del Mela verso una soluzione ecocompatibile ed ecosostenibile. Una conquista importante per il territorio che si arricchisce di un sistema di tutela del mare che produrrà gradualmente un notevole indotto sulle politiche occupazionali legate al turismo di settore”.