Il sindaco di Milazzo, Pippo Midili assieme agli altri colleghi amministratori del territorio provinciale e regionale ha avviato una interlocuzione col presidente della Regione per cercare di trovare una soluzione al dramma economico che rischia di mettere in ginocchio gli operatori economici delle varie categorie che sono state penalizzate dalle restrittive decisioni del governo nazionale
L’obiettivo è ottenere quantomeno una deroga, in virtù del fatto, si sostiene, che la Sicilia sta vivendo una situazione diversa rispetto a quella di altre regioni del Nord. “Non c’è dubbio che alcuni prescrizioni del Dpcm suscitano perplessità – afferma Midili – e mi riferisco ad esempio alla chiusura di teatri e cinema, ma anche delle attività legate al comparto della ristorazione. In particolare la chiusura dei ristoranti alle 18 significa non far riaprire la struttura per il turno serale, visto che dalle nostre parti la cena inizia quantomeno alle 20.
E’ giusto adottare le contromisure per bloccare la crescente diffusione del virus, ma ritengo altrettanto opportuno diversificare le limitazioni in base alle realtà dei territori e al diverso andamento epidemiologico, rapportando il numero dei contagiati a quello degli abitanti, considerando anche la densità demografica e la situazione dei territori limitrofi. Tra l’altro la vita dei nostri Comuni è basata su tante piccole cose e sono i bar e i ristoranti a rappresentare il tessuto fragile, ma socialmente importante che mantiene un’economia basata su turismo, prodotti di qualità e servizi. La crisi legata alla pandemia rischia di essere lunga, non vogliamo che sia caratterizzata da una superficiale applicazione delle iniziative di contrasto che alla fine generi povertà , disoccupazione e sottosviluppo”.