Ancora un nuovo rinvio per l’esame del rendiconto di gestione del bilancio 2017 a conclusione della seduta consiliare di giovedì. Si tornerà in aula lunedì, alle ore 18,30 e sempre in videoconferenza. Decisione questa che si è resa necessaria dopo la conclusione alla quale sono pervenuti i consiglieri d’intesa e di concerto con il collegio dei revisori dei conti e della segretaria comunale che lascia prevedere la possibilità di pervenire al voto sull’emendamento al consuntivo presentato dal consigliere Giuseppe Midili, e fors’anche alla proposta di delibera di approvazione del rendiconto 2017, anche se i pareri sull’emendamento, con varie motivazioni sono stati negativi sia da parte dei revisori che sotto il profilo tecnico e contabile.
IL consigliere Midili ha ribadito ancora una volta come a consuntivo per quel che concerne la Tari si abbia un riscontro di 7.629.000 a carico dei cittadini, frutto di errori che ha individuato e fatto evidenziare e che l’hanno portato a contestare l’assunto secondo il quale l’approvazione del rendiconto di gestione ha carattere meramente formale e non è quindi emendabile, per cui da approvare così com’è.
La segretaria ha dato atto che le cose, sotto il profilo formale, non sono andate in modo del tutto regolare, per cui ha riscontrato che nel bilancio ci sono passaggi non del tutto ortodossi, sotto il profilo formale, mentre sotto quello sostanziale c’è un pareggio evidenziato dalle spese e dalle entrate. Un pareggio al cui interno –ha sostenuto Midili- ci sono di certo eccedenze da restituire ai cittadini, rappresentate da € 32.000 “Miur”, € 88.000 “Conai” ed € 44.000 “somme non utilizzate”, per cui l’avanzo di gestione va ridotto come atto dovuto, trattandosi di somme con vincolo destinate ai rifiuti solidi urbani, non utilizzate e quindi da restituire ai contribuenti.
Santi Saraò ha ravvisato l’urgenza di andare avanti con gli altri strumenti contabili, nella consapevolezza che agli stressi si lega anche il problema della stabilizzazione dei precari.
Il presidente del collegio dei revisori, Michele Ginevra, ha ritenuto che in presenza di maggiori entrate c’è la possibilità di vincolarle nell’avanzo libero, “se –ha detto- l’amministrazione è d’accordo”. Da qui ravvisata la necessità di pervenire alla sistemazione dell’errore, che diversamente si tradurrebbe –avviso di Gaetano Nanì- in un possibile danno per i cittadini.
Per Midili sarebbe possibile una riscrittura di rettifica nel bilancio finale dell’esercizio 2017 per l’importo delle somme avanzate a da restituire pertanto ai cittadini. Soluzione che andrà ad essere verificata dai revisori e dalla segretaria.