Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera di riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti dalle ordinanze sindacali adottate in occasione dell’esondazione del torrente Mela il 10 ottobre 2015. Rinviato invece l’esame sull’altra delibera relativa sempre a debiti fuori bilancio per l’importo di € 69.680,29 per mancanza del numero legale.
Una seduta caratterizzata come sempre da diversi interventi preliminari dopo l’insediamento del nuovo consigliere Luigi Puliafito che ha surrogato il compianto Antonino De Gaetano. Dopo aver prestato giuramento Puliafito ha ricordato il collega e amico scomparso e poi, con un richiamo alla sua storia personale ed al suo percorso politico di uomo di sinistra si è dichiarato consapevole delle difficoltà che il Comune incontra nell’affrontare i problemi, e da qui l’impegno a dare un contributo fattivo alla loro soluzione “in un clima –ha detto- di confronto sereno nel merito delle questioni”.
Quindi gli altri interventi con il consigliere Antonino Italiano che ha è tornato sulla mozione di sfiducia bocciata il mese scorso sostenendo che la stessa si è rivelata un boomerang per i promotori. Alessio Andaloro ha invece espresso apprezzamenti al presidente dell’Adasc, Peppe Maimone per le battaglie sostenute sulla problematiche ambientali, criticando contestualmente  il silenzio di Wwf e Legambiente su queste tematiche.
Francesco Alesci ha invece invitato il sindaco a dare una decisa accelerazione alla gestione politica criticando l’assessore Salvo Presti sulla gestione delle strutture culturali cittadini. Apprezzamenti invece per l’assessore Damiano Maisano che – ha evidenziato – “si impegna e si prodiga perché sia assicurato un aspetto sempre più accogliente per la città e sia particolarmente curata l’igiene cittadina”.
Quindi un botta e risposta tra il presidente Nastasi ed il sindaco Giovanni Formica sulle spettanze dei lavoratori della ditta dei rifiuti col primo cittadino che ha spiegato che gli eventuali mancati pagamenti vadano imputati alla ditta e non all’amministrazione comunale.
Quindi l’uscita dall’aula di diversi consiglieri che ha fatto saltare il quorum.